Anna Lodron, la contessa amica dei protestanti,

20.12.2022 10:56

 In Strenna Trentina, Trento 2023, pp. 62-63, è pubblicato il mio articolo 

Anna Lodron, la contessa amica dei protestanti

Non aveva ancora vent’anni la contessa Anna Lodron quando nel 1517 Martin Lutero formulò le 95 tesi che furono l’avvio pubblico della Riforma protestante. Era nata a Lodrone intorno al 1495, morirà in terra tedesca nel 1556.

L’arco della sua vita coincide suppergiù con quello di Lutero (1483-1546) e si sovrappone ai primi anni del movimento evangelico, fino al consolidamento della Riforma sotto la guida delle autorità civili, il cui peso fu sancito dalla dieta imperiale di Augusta del 1555 che regolò la convivenza giuridica delle confessioni cattolica e protestante stabilendo che i sudditi seguissero la fede del loro principe (“cuius regio eius et religio”). In questo modo la religione fu consegnata totalmente nelle mani del potere politico.

La vita di Anna coincide anche con i decenni della prima età moderna, che nella storia militare sono detti “età aurea dei lanzichenecchi”, i quali ebbero in Georg Frundsberg il loro più grande capitano e arruolatore. E la contessa Anna Lodron fu la seconda moglie di Georg Frundsberg.

Fino a dieci anni fa il periodo dei lanzichenecchi e della Riforma era trattato nella ricerca come storia di maschi. Le donne non erano prese in considerazione. Solo negli ultimi anni ci sono stati segnali di cambiamento: è apparsa una biografia della moglie dell’imperatore Massimiliano, Bianca Maria Sforza, col titolo significativo “L’imperatrice dimenticata”, e una di Katharina von Bora, dapprima monaca e poi moglie di Lutero, col titolo “La Luterana”. Anna Lodron non è una donna altrettanto importante, ma la sua vita presenta aspetti molto significativi. Lo ha dimostrato Reinhard Baumann con il saggio “Anna von Lodron. Ein adeliges Frauenleben in der Reformzeit” (Biografia di una nobile nel tempo della Riforma), Innsbruck 2015, pp. 144, di cui il Centro Studi Judicaria di Tione ha predisposto la traduzione italiana.

Anna era figlia di Parisotto Lodron e della bergamasca Maria di Brembate. Il padre, apprezzato combattente al soldo di Venezia, fu bandito dai territori della Repubblica per aver ucciso un pubblico ufficiale sulla piazza di Bergamo. Nella sua infanzia la giovinetta ascoltò tante storie di balli e tornei, duelli cavallereschi, avventure di caccia, di lanzichenecchi dediti al saccheggio, racconti di guerre che parlavano di città lontane, di Francesi e di Turchi. Fu anche testimone delle animate discussioni familiari che, nei primi anni del Cinquecento, portarono i Lodron ad abbandonare Venezia e passare al servizio dell’Impero.

Conobbe probabilmente Georg Frundsberg quando il fratello di questi, Udalrico, era principe-vescovo di Trento, e poi durante la successiva guerra tra l’Impero e Venezia, quando i Lodron combatterono nelle schiere dei lanzichenecchi tedeschi. Lo sposò nell’autunno del 1519, dopo che era rimasto vedovo con tre figli a 46 anni, e si trasferì a Mindelheim (Svevia Bavarese), dove dovette subito provvedere all’amministrazione del feudo in supplenza del marito impegnato nelle guerre.

Prima di scendere per l’ultima volta in Italia nell’autunno del 1526, Georg ipotecò persino i gioielli della moglie per dare le prime paghe ai suoi mercenari. La sua campagna d’Italia fu interrotta da un infarto che lo colse presso Bologna e gli impedì di partecipare al Sacco di Roma compiuto dai suoi. Rientrò a Mindelheim nell’agosto del 1528. Otto giorni dopo morì.

In assenza del marito toccò ad Anna allevare i tre figlioletti che aveva avuto con lui, far fronte ai debiti contratti e chiedere al governo dell’Impero di onorare gli impegni assunti per sostenere il soldo dei mercenari. I documenti attestano che non fu subito una convinta sostenitrice della Riforma protestante, che il marito Georg condivideva sebbene non lo dimostrasse apertamente, ma sicuramente la sua tolleranza favorì il propagarsi del movimento evangelico che si diffuse nella Svevia soprattutto in occasione della guerra dei contadini del 1525. La sua condotta indulgente favorì la formazione a Mindelheim di una comunità dell’ala radicale della Riforma, gli “anabattisti”.

Dopo la morte di Georg Frundsberg, il feudo di Mindelheim passò a Caspar, un figlio nato dal primo matrimonio. Il nuovo signore, sposato con la trentina Margherita Firmian, scelse l’antica fede e combatté da subito ogni movimento riformatore. Rispettava le convinzioni religiose della matrigna, ma nel 1533 Anna decise di cambiare aria e si risposò con Erasmus Erbschenk, un convinto fautore delle idee evangeliche, signore del castello di Limpurg, nel Baden Württemberg. Con lui la contessa Lodron ebbe altri tre figli.

Rimasta presto vedova una seconda volta, continuò a non fare mistero delle sue simpatie religiose e spianò la strada alla Riforma con l’affidamento delle parrocchie a persone che annunciassero il vangelo ai poveri “secondo la lettera”.

Morì quando era già entrata in piena azione la Controriforma. Fu sepolta nella tomba monumentale della cappella di famiglia degli Erbschenk, nella chiesa di Comburg presso Schwäbisch Hall.