Ó magnà fò la paga dal bast

06.10.2021 11:50

Ieri ho ricevuto questa e-mail dalla dr.sa Beatrice Luzzi della segreteria del gioco de L’Eredità di RaiUno: «Come saprà nel gioco de L’Eredità, condotto da Flavio Insinna, tra le materie delle domande vi è anche Dialetti. Avremmo intenzione di dedicare una domanda al Suo dialetto. Dalla pagina del sito del Comune di Storo abbiamo estrapolato il seguente modo di dire: “Ó magnà fò la paga dal bast”. Avremmo bisogno di una rassicurazione da parte Sua sul significato generale del detto, e anche di una traduzione letterale di ogni singola parola. Grazie infinite per quello che potrà fare per venirci incontro».

Oggi ho inviato questa risposta:

«Il modo di dire “Ó magnà fò la paga dal bast”, che Lei ha preso dal sito del Comune di Storo, è riportato sul mio vocabolario del dialetto di Storo, “Parlar da Stòr”, seconda edizione, Associazione di Promozione Sociale Il Chiese, Storo 2008, voce “bast”.

Il “bast”, corrispondente all’italiano basto, è una rozza sella imbottita, usata per cavalcare muli e asini o per assicurarvi il carico. Il termine può indicare per metonimia (si indica il contenente per il contenuto, come nella domanda: Lo bevi un bicchiere?) anche la merce caricata; “magnar fò” (italianizzato letteralmente = “mangiare fuori”) è una tipica espressione del dialetto (non solo del mio) che usa molto spesso locuzioni in cui il determinante “fò” (fuori) segue il verbo. Così abbiamo “bötar fò” per versare, “dar fò” per distribuire, “far fò” per sgranare, “magnar fò” per spendere, dilapidare.

Il modo di dire in questione può essere reso quindi con: in questa faccenda ho speso il denaro che mi è costata la merce caricata sul basto, cioè non ho proprio guadagnato nulla, ho lasciato scappare una bella occasione.

Buon lavoro, Gianni Poletti».

In una delle prossime sere tornerà dunque in televisione un’espressione del dialetto di Storo.